Interviste

_

Vertice Ue, Accordo sul Recovery Fund: Conte: “Giornata storica”

Conte Vertice UE Recovery Fund

C’è parecchia soddisfazione nelle parole del premier Giuseppe Conte, che al quinto giorno di un lungo vertice annuncia un piano di rilancio ambizioso e “molto consistente”

750 miliardi per i paesi più colpiti dal Covid, e di questi, 209 per il nostro paese (il 28 %). La proposta originaria di intervento avanzata dalla Commissione Europea del Presidente von der Leyen è stata in questo senso migliorata, secondo le parole di Conte: conservati 81 miliardi a titolo di sussidi e l’importo dei miliardi concessi in prestito, che passano da 91 a 127.

Un summit non dei più facili, questo, che ha superato il record di lunghezza di quattro giorni e quattro notti del Vertice di Nizza del 2000. Complici le tensioni col primo ministro olandese Mark Rutte, che anche nella giornata di ieri hanno rischiato di prolungare il tutto: a tal proposito il premier incalza: abbiamo respinto tentativi insidiosi di alterare la genuina vocazione di questo progetto europeo facendo intervenire logiche intergovernative e la logica dei veti incrociati”.

Un accordo tra concessioni e raccomandazioni

recovery fund c'è la firma
Giuseppe Conte e Mark Rutte (foto dal web)

Ma l’accordo è naturalmente figlio di compromessi: rimane il “freno d’emergenza” voluto da Rutte che ferma l’erogazione di fondi ai paesi che non rispettano il ritmo previsto di riforme; più morbidi del previsto i vincoli sullo Stato di Diritto chiesti ad Orban e sulla neutralità climatica, su cui aveva da ridire il polacco Morawiecki; d’altro canto, nella generale ripartizione del fondo di 750 miliardi, i 500 a fondo perso ipotizzati inizialmente scendono a 390, con un aumento dei prestiti a 360.
Trovato l’accordo, l’intenzione è di sfruttare il fondo in un’ottica di crescita economica e di sviluppo sostenibile. L’Italia post-Covid vuole essere “più verde, più digitale, più innovativa, più inclusiva”, e con investimenti in scuole, infrastrutture ed Università, e naturalmente nella ricerca. Una visione del resto in linea con la natura stessa dell’accordo, che prevede la necessaria approvazione, da parte della Commissione, dei singoli Piani Nazionali di riforme, in base al rispetto di tali politiche e delle raccomandazioni UE 2019-2020.
Conte esprime la convinzione che i fondi possano permettere di affrontare la crisi con forza ed efficacia, e ringrazia come di consueto “tutti gli italiani” ed anche “alcuni tra le forze di opposizione” che lo hanno in parte sostenuto durante le trattative.