Interviste

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Louise Michel: la nave firmata Banksy che salva la vita ai migranti naufraghi nel Mediterraneo

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Migranti: Banksy finanzia una nave da salvataggio per soccorrere naufraghi, salvate già 89 persone. In Sicilia accolto ricorso al Tar: bloccata ordinanza Musumeci per sgomberare hotspot di Lampedusa
L’artista inglese “senza volto” conosciuto per le numerose opere d’arte di strada e graffiti d’autore che fanno riflettere sulle problematiche sociali, molte proprio sulla questione immigrazione che Banksy sembra avere particolarmente a cuore, ha deciso di finanziare il progetto di una nave da utilizzare per il soccorso di migranti nel mar Mediterraneo.
L’operazione è partita contattando la capitana Pia Klemp, attivista già impegnata in altre operazioni di salvataggio con la nave Ong Sea Watch 3. Banksy ha donato i fondi necessari ad acquistare uno yacht e poi ha deciso di firmarlo con una delle sue opere nella quale spicca il colore rosa, e ritrae una bambina che cerca di afferrare un salvagente a forma di cuore, sul lato della nave spicca la scritta “RESCUE” ed è stata chiamata Louise Michel in onore della femminista anarchica francese.
La Louise Michel in questo momento è l’unica che sta effettuando operazioni di salvataggio in mare ha avviato ufficialmente la sua attività il 18 agosto partendo da Borriana porto vicino Valencia in Spagna ed ha già salvato 89 persone che erano rimaste alla deriva in un gommone al largo della Libia, a bordo c’erano anche 14 donne e due bambini.
La notizia della nave firmata Banksy è stata accolta sui social da moltissimi messaggi di ammirazione dai fan dell’artista “pensavamo di non volerti più bene di così”, sono state molte anche le critiche di chi sta continuando a strumentalizzare la questione migranti, per creare un nemico comune da fare odiare al popolo e guadagnare voti.
Ancora purtroppo a molti sembra assurdo e fuorilegge voler salvare vite umane già esistenti, considerate illegali solo perchè tentano di scappare da una realtà ostile alla ricerca di un futuro migliore. I migranti sono ultimamente presi di mira come colpevoli di essere untori del covid, o accusati di arrivare in Italia per vivere alle spalle dei cittadini. Con lo slogan “prima gli Italiani” c’è chi si batte il petto pensando di essere portatore di una bandiera che difende i diritti di qualcuno affondandone altri, arrivando persino a gioire di fronte alle immagini di bambini annegati nel tentativo di approdare in un porto sicuro dopo giorni trascorsi in mare.
Quello che non viene spesso raccontato è che le Ong accusate di fare sbarcare clandestini illegalmente stanno semplicemente difendendo il diritto alla vita, che in questo momento in Europa sembrerebbe essere negato ad esseri umani colpevoli di essere nati in paesi dove guerre e povertà non permettono di avere un futuro. L’Europa, principalmente Italia Grecia e Malta stanno compiendo un vero e proprio genocidio, lasciando inascoltate le richieste di aiuto che arrivano quotidianamente dal Mediterraneo, rimettendo le responsabilità ad altri o lasciando che i gommoni affondino nell’indifferenza e nel silenzio, o aspettando che la Libia vada a riprendere i migranti alla deriva per poi riportarli nei centri di detenzione che sono veri e propri lager che vanno oltre qualsiasi principio del rispetto dei diritti umani.
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Migranti, sospesa ordinanza Musumeci

Musumeci Salvini Meloni
Musumeci Salvini Meloni (foto dal web)

L’ordinanza regionale di Nello Musumeci per svuotare Hotspot di Lampedusa in 48 ore è stata sospesa dal Tar di Palermo, poichè la questione migranti non è di competenza regionale.
La notizia è arrivata in seguito al ricorso del presidente Giuseppe Conte e della Ministra degli Interni Luciana Lamorgese, Musumeci aveva deciso di svuotare gli hotspot denunciando un esagerato sovraffollamento che avrebbe rappresentato un grave rischio sanitario per tutto il paese. Ma i dati del Ministero dell’Interno sembrerebbero abbastanza diversi stando al testo del ricorso presentato dal governo infatti si apprende che i centri di accoglienza sono tutti occupati in numero ben inferiore rispetto alla capienza: “ A parte il caso dell’hotspot di Lampedusa, dove la situazione di grave sovraffollamento è determinata dall’elevato numero di arrivi, i grandi centri adibiti alla quarantena vengono utilizzati per un numero di ospiti ben inferiore alla effettiva capienza». Ed ecco i numeri: nell’hotspot di Pozzallo la capienza è di 230 posti e in media quest’estate il centro ha accolto 160 migranti, attualmente ne ospita 80; nell’hotspot di Messina la capienza è di 160 posti, in media ha ospitato 120 migranti e sarà chiuso in questi giorni; il centro nell’ex caserma Gasparro di Messina può ospitare 150 migranti, in media ne ha accolti 70 e attualmente vi dormono in 50; il Cara di Caltanissetta ha una capienza di 456 posti, in media ha accolto 370 e attualmente nella struttura ci sono 360 richiedenti asilo”.
Ovviamente la notizia della sospensione non è stata ben accolta da Musumeci che ha minacciato di inviare una Task Force che verificherà le effettive condizioni degli hotspot in questione, con l’appoggio anche di Salvini e della Meloni che ancora una volta hanno colto l’occasione per cavalcare l’onda della campagna elettorale sull’orlo del razzismo dichiarando “Decisione Tar ennesima vergogna, governo abbandona i siciliani”.
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