Molti italiani si chiedono se in autunno ci sarà una seconda ondata di contagi e un conseguente nuovo lockdown per il Covid-19: un’opzione che spaventa tutti
La seconda ondata di contagi da coronavirus sembra una possibilità concreta o almeno è quanto afferma il virologo Guido Silvestri, a capo del dipartimento di Patologia all’Università Emory di Atalanta. Il professore ha quindi scritto un lungo post sulla propria pagina Facebook: “Pensiamo che ormai sia chiaro a tutti come COVID-19 in Italia sia in fase di tregua, con pochi contagi che fanno intravedere una progressiva endemizzazione del virus.
Come abbiamo detto spesso, basandoci sulla osservazione classica della stagionalità dei virus respiratori nei climi non-tropicali, una seconda ondata di COVID-19 a fine autunno/inizio inverno è una possibilità molto reale. La gravità di questa ondata, ovviamente, non la possiamo conoscere, ma sarebbe irresponsabile non essere pronti a qualsiasi evenienza. Su questo punto ci siamo espressi da tempo e saremo peggio di un disco rotto”.
Nuova ondata di contagi da Covid-19 in autunno

Guido Silvestri sottolinea quanto sia importante la preparazione perché: “consente il monitoraggio, T3, interventi mirati, proteggere ospedali, luoghi di degenza e RSA, rafforzare la medicina del territorio, adottare terapie precoci, triage rapido dei casi, implementazione nuovi protocolli di cura (anticorpi, antivirali, plasma, etc). Tutte cose che, se fatte bene, per tempo e con le dovute RISORSE, ridurranno enormemente i morti da COVID. Accettando poi con serenità il fatto che il rischio zero non esiste (come non esiste per nessun’altra malattia) ed evitando di ricorrere a misure “straordinarie” che hanno un effetto devastante a livello socio-economico”.
Se la situazione dovesse sfuggirci di mano, afferma ancora il virologo, allora dovremmo richiudere tutto, con conseguenze enormi sulla popolazione. Per cui mette in evidenza ancora l’importanza di prepararsi da parte di tutte le strutture sanitarie e non solo, perché essere pronti a una seconda ondata di Covid-19 è: “è una PRECISA RESPONSABILITA’ POLITICA ED ISTITUZIONALE, a partire dal Governo, dai ministeri rilevanti e dai loro comitati consultivi, e dalle strutture sanitarie loco-regionali. Il tutto senza cercare di scaricare questa responsabilità sui cittadini, che in uno stato democratico devono essere protetti dalle istituzioni sanitarie stesse mentre continuano a svolgere i loro diritti e doveri costituzionali”.
Le conclusioni del professor Silvestri sulla possibile seconda ondata di Covid-19 in autunno

Il virologo conclude il suo intervento su Facebook scrivendo: “Per cui, da oggi in poi, cari Signori e cari Colleghi, chiederemo sempre meno chiacchiere, meno epidemiologia difensiva, meno richiami generici alla “prudenza”, ed invece più fatti, più assunzioni di responsabilità, e soprattutto più PREPARAZIONE e più INTERVENTI MIRATI, a cui devono essere destinate tutte le risorse necessarie. Perché a febbraio scorso è andata come è andata (aperitivi, topi vivi e via discorrendo), errori li abbiamo fatti tutti e capiamo bene che non si può tornare indietro. Il futuro però è un’altra storia e per questa non ci saranno scusanti”.
“Lo dicevano i nostri insegnanti di una volta: errare è umano, perseverare diabolico” – conclude Silvestri -.